COMUNICATO STAMPA
ATC Rm1: eccellenza nel Lazio per la gestione faunistica e la mitigazione dei danni agricoli grazie all’impegno dei suoi cacciatori
Roma, 10 settembre 2025 – Hotel Imperatori
L’Ambito Territoriale di Caccia Roma 1 ha recentemente celebrato i capisquadra delle squadre di caccia al cinghiale in braccata dei distretti A e B e di girata del distretto C, durante una cerimonia di premiazione che ha messo in evidenza l’impegno straordinario e i risultati concreti raggiunti nella gestione della specie.
All’incontro hanno preso parte anche rappresentanti regionali e provinciali delle associazioni venatorie, a testimonianza della rilevanza istituzionale dell’iniziativa.
L’evento è stato inoltre l’occasione per presentare dati ufficiali e ribadire il ruolo insostituibile dei cacciatori dell’ATC Rm1: un ruolo che va ben oltre la semplice attività venatoria, configurandosi come un servizio fondamentale alla società civile e al mondo agricolo.
“Abbiamo lavorato in maniera egregia: l’ATC Rm1 si posiziona come Ambito Caccia leader regionale, dimostrando con fatti e numeri l’efficacia delle azioni intraprese per il contenimento della specie cinghiale” – ha dichiarato il Commissario Straordinario Stefano Gaggioli – “un risultato frutto della sinergia intrapresa con i cacciatori delle squadre”.
L’ATC Rm1 è costantemente in prima linea per contenere i danni subiti dalle coltivazioni agricole e affrontare le criticità legate alla presenza dei cinghiali anche nei centri urbani, dove gli animali vengono spesso attratti dai rifiuti. Un’attività che contribuisce in modo decisivo non solo alla tutela del comparto agricolo, ma anche alla sicurezza e al benessere delle comunità locali.
Nonostante la riduzione del numero dei cacciatori, un dato che rispecchia l’andamento nazionale, e un’età media superiore ai 60 anni, i cacciatori dell’ATC Rm1 hanno saputo distinguersi per dedizione e passione. I risultati conseguiti sono infatti il frutto di sacrificio, impegno e forte senso di responsabilità .

Le attività di gestione venatoria del cinghiale sono pianificate e attuate all’interno di specifiche unità territoriali, denominate “Distretti di gestione” (Fig. 1). Si tratta di ambiti geografici che comprendono territori con caratteristiche omogenee dal punto di vista biogeografico, agro-forestale e socio-economico.
La definizione dei distretti tiene conto di diversi fattori fondamentali: la distribuzione del cinghiale, la localizzazione dei danni al comparto agricolo, l’incidenza degli incidenti stradali, la presenza di altri istituti faunistici, oltre alle caratteristiche morfologiche ed ambientali del territorio.
L’ATC Rm1 sta attuando il Piano di prelievo selettivo autorizzato dalla Regione Lazio, in conformità alle disposizioni legislative vigenti e alle prescrizioni tecniche contenute nella DGR n. 460/2018, nonché nel rispetto delle indicazioni riportate nella Deliberazione della Giunta del Lazio n. 1000 del 22 novembre 2024 (Piano Regionale di Interventi Urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nella specie cinghiale – PRIU, 2025-2029).
Per garantirne l’efficacia, l’ATC Rm1 si è dotato di un sistema di attivazione del prelievo collegato anche alla segnalazione degli eventi dannosi, così da consentire interventi tempestivi sul campo.
Il piano autorizzato prevede al 31 dicembre il prelievo in selezione di 898 cinghiali e, al 31 agosto 2025, erano stati abbattuti 702 capi, pari al 78% dell’obiettivo. Un risultato significativo, raggiunto anche grazie a una serie di incontri organizzati con i cacciatori dei tre distretti, nei quali sono state condivise procedure e modalità operative della caccia di selezione.
A questo dato si aggiungono, sempre al 31 agosto, 182 abbattimenti effettuati negli interventi di controllo diretto dei danni alle colture agricole, svolti con il coordinamento della Polizia provinciale.
Accanto alla caccia di selezione, i dati di abbattimento comprendono anche le forme di caccia collettiva della braccata e girata rilevati dai registri delle squadre di caccia al cinghiale che hanno operato sul territorio dell’ATC Rm1 nella stagione 2024-25.
Complessivamente, nella stagione 2024-25 le squadre di braccata hanno abbattuto 2015 cinghiali, mentre le squadre di girata hanno registrato l’abbattimento di 115 cinghiali.
Il piano gestionale del cinghiale prevede infatti l’impiego coordinato di tre tecniche operative che agiscono in sinergia: la caccia in braccata, la caccia in girata, oltre alla caccia di selezione, oltre che la caccia in forma singola, in conformità a quanto stabilito dal Calendario venatorio regionale.
Proprio per dare riconoscimento a questo impegno, nella giornata del 10 settembre sono state premiate le squadre di braccata e di girata dei tre distretti che si sono distinte per i loro risultati di abbattimento.
• Distretto A Braccata
◦ Primo Posto: Squadra “Il Lupo” con 198 capi
◦ Secondo Posto: Squadra “Sorbastrello” con 128 capi
◦ Terzo Posto: Squadra “Il Segugio” con 63 capi
• Distretto B Braccata
◦ Primo Posto: Squadra “San Uberto” con 129 capi
◦ Secondo Posto: Squadra “Torrita Tiberina” con 114 capi
◦ Terzo Posto: Squadra “Solengo Mazzanese” con 114 capi
• Distretto C Girata
◦ Primo Posto: Squadra “La Lestra” con 52 capi
◦ Secondo Posto: Squadra “I Galeri” con 22 capi
◦ Terzo Posto: Squadra “La Selva” con 17 capi
Al termine delle premiazioni il Commissario Gaggioli ha ribadito la necessità di restare uniti e di dare maggiore visibilità a questo impegno, affinché emerga con chiarezza che i cacciatori svolgono un ruolo attivo e concreto nella regolamentazione e tutela dell’ambiente. L’obiettivo è continuare a crescere e migliorare, garantendo benefici sempre maggiori per l’ambiente, il mondo agricolo e l’intera collettività .






